Nella gestione di tariffe dinamiche

Spiegare cosa é giusto fare a gestori e operatori di strutture ricettive è all’ordine del giorno per chi come me fa il consulente, oggi ci concentriamo sul Revenue e su 5 cose da NON fare nella gestione di tariffe dinamiche.

Ovviamente questo è un piccolo elenco non esaustivo, ma ho voluto isolare alcuni casi tra i più frequenti nella mia esperienza sul campo.

1. Cambiare le tariffe sulla base dei concorrenti
2. Fissare i propri limiti sulla base della categoria
3. Vendere nel momento sbagliato
4. Usare spesso il Minimum Stay
5. Il Last Minute (pubblico)

1. Cambiare le tariffe sulla base dei concorrenti

Non è MAI SOLO la concorrenza a determinare il mio prezzo di vendita, ci sono tanti aspetti interni alla mia struttura che devono essere considerati prima! (struttura dei costi, storico, pressione della domanda etc..)

2. Fissare i propri limiti sulla base della categoria

Categorie e stelle non influiscono più sulle tariffe come prima, la percezione di valore oggi si basa su una corretta comunicazione (marketing) e sulle recensioni (web reputation). Se la domanda é alta il limite lo stabilisce il mercato.

3. Vendere nel momento sbagliato

La cosiddetta “finestra di prenotazione” ci dice quando, per ogni periodo dell’anno, è previsto il picco della richiesta. Vendere tanto prima o dopo di solito paga meno (male) o rischia di lasciarci con dell’invenduto (peggio), quindi occhio alla finestra!

4. Usare spesso il Minimum Stay

Ci sono i casi in cui il soggiorno minimo é la scelta strategica migliore, ma sono rari. Ogni volta che ricorriamo a questa soluzione per “filtrare” la domanda rinunciamo a fare la stessa cosa con l’aumento della tariffa. Se ben fatto attraverso le tariffe il risultato è lo stesso, ma il ricavo è sensibilmente più alto!!

5. Il Last Minute (pubblico)

Non esiste strategia di revenue che non debba essere corretta in corsa, perciò capita di arrivare al dunque con dell’invenduto. L’errore da non commettere però é quello di attivare offerte specifiche o di farlo in maniera troppo evidente, non è mai una buona pubblicità. In alternativa ci sono molti escamotage che si possono mettere in atto per smaltire l’invenduto senza rischiare lamentele o peggio cancellazioni.

Altri suggerimenti

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